La scienza espressa

La scienza al centro del nostro lavoro

di Daniele Gouthier15 Aprile 2024 la scienza espressa

È il libro il fulcro dell’editoria? Sì e no. Il libro è l’archetipo del trasmettere storie, racconti e riflessioni in modo lento. Quando un autore o un ricercatore, uno scrittore o un illustratore hanno l’urgenza di comunicare un loro testo, ancora oggi pensano al libro. Al libro siamo legati anche noi editori, per professione, per consuetudine e per convinzione.

D’altra parte abbiamo la fortuna di vivere e lavorare in un’epoca nella quale il libro è per l’appunto un archetipo. Non è più l’unico strumento che trasmette storie, racconti e riflessioni. Ma uno tra tanti, quello che porta con sé i segni e i modi della sua storia secolare: è uno strumento lento – lento da scrivere, lento da pubblicare, lento da leggere; è uno strumento dotato di corporeità – tutti noi amiamo l’odore degli inchiostri e il frusciare delle carte; tutti noi leggiamo toccando e conosciamo i nostri libri perché li abbiamo fisicamente sotto gli occhi sui nostri scaffali; è uno strumento sostenibile – perché non ha bisogno di device per essere letto, e nemmeno di energia; perché può essere regalato, prestato, condiviso, personalizzato. Lentezza, corporeità e sostenibilità sono caratteristiche forti che ricercatori, scrittori e illustratori più o meno consapevolmente cercano quando hanno un concetto da esporre; quando hanno l’urgenza di raccontare.

Ed è qui che interviene l’editore del Ventunesimo secolo. L’editore, moderno e consapevole del suo ruolo oggi, coglie il senso del concetto che gli viene presentato ed elabora una propria proposta su come è meglio pubblicarlo: con un libro o con un e-book, con una rivista o con una app, con un gioco o con un momento di formazione. Oppure con uno dei mille altri mezzi che la comunicazione si dà per essere efficace e per riuscire a parlare con il pubblico al quale quel concetto vuole e deve essere porto. Tra questi, da oggi, c’è “La scienza espressa. Per approfondire nel tempo di un caffè”, lo spazio di lettura online che ospita articoli di approfondimento per appassionarsi a questioni scientifiche; ma anche per sperimentare nuovi temi e nuovi autori che potranno risuonare con le sensibilità della casa editrice Scienza Express.

Un editore, e in particolare un editore di scienza, deve esercitare ascolto per imparare dall’autore il senso del testo; visione per immaginare che corpo dargli; rigore per valorizzare i concetti scientifici; creatività per mettere in equilibrio autore, testo e concetti, declinando il tutto con le caratteristiche che il pubblico cerca, molte volte senza sapere di cercarle. Infatti, un editore ha un’ulteriore funzione, spesso più significativa delle altre, altrettanto spesso sottaciuta e ignorata dai più: deve saper leggere la società e in essa individuare i pubblici che potranno risuonare con quel testo e col corpo che assieme all’autore gli avrà dato.

Per dare corpo e continuità a tutto questo, da oltre un decennio ci proponiamo per affiancare gli autori mettendoci al loro servizio e individuando i modi della scrittura che sono più adatti a loro e a quanto vogliono scrivere. Costruiamo con loro il flusso comunicativo: dall’idea del testo, alla pubblicazione in qualsiasi forma gli si darà corpo; dalla diffusione, alla realizzazione di momenti di dialogo e confronto con il pubblico.

Noi di Scienza Express mettiamo al centro del nostro lavoro le storie, le esposizioni e le trattazioni dei nostri autori. E li aiutiamo ad andare incontro ai loro pubblici, con i modi e con i mezzi che questa particolarissima relazione richiede di caso in caso. “La scienza espressa” è un momento di pausa che offriamo ai lettori, per sedersi tranquilli, prendersi il tempo di un caffè, e conoscere un ricercatore, uno scienziato, un autore che si è preso del tempo per aiutarci a gettare un po’ di luce per dare uno sguardo a un concetto che reputa significativo. Questo nostro spazio esordisce nell’aprile 2024 e lo fa sorseggiando un caffè con Roberto Fieschi che si sofferma sulla tavola periodica degli elementi; con Gianluigi Rozza che ci accompagna a Trieste, città della scienza; con Gian Italo Bischi che ci racconta del famoso battito di un’ipotetica farfalla; con Alessandro Ricci che esplora la geopolitica dell’intelligenza artificiale e con Pietro Greco che scrisse della scienza di Giacomo Leopardi.

La scienza “funziona”, evolve, muta in un gioco di intricatissimi scambi con la società e la cultura tutte. Le occasioni di osmosi che fanno passare anche piccolissime parti di conoscenza scientifica dalla comunità dei ricercatori al resto della società sono vitali. Così come lo sono le suggestioni, le idee, le ispirazioni con le quali la società inevitabilmente nutre e alimenta la ricerca scientifica. Alla materialità dei nostri libri affianchiamo quindi una finestra di approfondimento per favorire l’osmosi, il dialogo e la consuetudine tra ricercatori e scienziati, da un lato, e lettori dall’altro. Buona lettura e buon dialogo.

“Un espresso, per favore”.

Daniele Gouthier

Direttore editoriale, Scienza Express

 

 

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