Flavio P. Marchetto

Breve storia dell’infinitamente piccolo 3

19,00

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Collana: Parliamone ISBN: 9791280068378 Pubblicazione: marzo 2025Formato:14 × 21 cm Numero pagine: 352 Categorie: , Tags: , , , ,

Flavio P. Marchetto

Breve storia dell’infinitamente piccolo 3

 

Disponibile dal 25 marzo 2025

Breve storia dell’infinitamente piccolo 3 è il terzo di tre volumi ed è dedicato agli sviluppi della fisica che coprono il periodo dal 1960 ai giorni nostri (2024).

Nella prima parte del Novecento gli esperimenti principalmente basati su acceleratori e rivelatori avevano spianato la strada nello scoprire una gran quantità di nuove particelle. Contemporaneamente il lavoro dei fisici teorici mirava a chiarire il ruolo delle particelle che i fisici sperimentali realizzavano. Nacque allora l’idea che tutte queste particelle fossero in realtà composte da quark, e questi ultimi, assieme ai leptoni, costituissero i componenti elementari della materia. Al quadro complessivo si aggiungevano i bosoni intermedi che si pensava facessero da collante per tenere assieme quark e leptoni.

In questo volume si descrivono gli esperimenti che hanno portato alla scoperta di quark e leptoni, alla scoperta dei bosoni intermedi, W± e Z0, e in pratica alla costruzione del Modello Standard. Il bosone di Higgs non può essere ignorato e rientra, quindi, fra gli esperimenti esposti in dettaglio.

Rimane vero quanto già asserito per i precedenti volumi: la storia è leggibile e comprensibile a un pubblico anche non esperto. Le formule matematiche sono ridotte al lumicino. Si raccontano gli esperimenti e le idee che li hanno ispirati e poco è lasciato a ipotesi e congetture. Armati di una buona e sana curiosità per comprendere quanto l’umanità ha sviluppato nel Novecento, i lettori saranno in grado di seguirne la storia e appassionarsi.

Quarta di copertina

Flavio P. Marchetto è membro associato dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, sezione di Torino, presso la quale ha lavorato per alcuni decenni come ricercatore in fisica sub-atomica. Le sue ricerche sono state principalmente nel campo della fisica fondamentale con esperimenti basati al CERN di Ginevra e al FermiLab di Chicago. Negli ultimi vent’anni, ha sviluppato rivelatori per la fisica medica e in particolare per la radioterapia e adroterapia. Divulgatore e conferenziere, insegna all’Università della Terza Età di Torino.

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