Margherita Hack Serena Gradari Fabio Pagan
Io penso che domani
Un sorriso partecipe e irriverente, per tutte le forme di vita. Un sorriso mai stanco. Questa, l’eredità di Margherita Hack. Una testimone che ha attraversato quasi per intero il Novecento, vivendo i drammi (il fascismo, la guerra) e le gioie di un paese, l’Italia, che tanto è cambiato. La passione per le stelle e prima ancora per la ricerca. Le battaglie per gli animali, per l’ambiente e per i diritti umani. I temi etici e la laicità dello Stato.
Un racconto leggero fatto di pedalate in bicicletta, corse campestri, partite di pallavolo, viaggi e tanto altro. E sullo sfondo la complicità col compagno di una vita.
Un libro imperdibile per tutti quelli che hanno letto, apprezzato e amato Margherita Hack. La sua testimonianza del Novecento per chi vuole capire dove affondano le radici del nostro futuro.
Una vita intensa e in prima persona che merita di essere conosciuta. Una visione serena e consapevole del futuro che ci aspetta.
Quarta di copertina
Margherita Hack, astrofisica e divulgatrice di fama, è stata autrice di decine di libri è nota e apprezzata dal grande pubblico per il suo modo semplice e chiaro di raccontare la scienza.
Serena Gradari, laureata in astrofisica a Trieste e dottorata in astronautica a Padova, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Ha lavorato nell’ufficio comunicazione di SISSA Medialab e attualmente è redattore scientifico presso la casa editrice Zanichelli a Bologna.
Fabio Pagan, biologo di formazione e giornalista di professione, è stato redattore del quotidiano di Trieste “Il Piccolo” (sul quale scrive da 45 anni). Ha contribuito nel 1993 alla nascita del Master in comunicazione della scienza della SISSA, di cui è stato docente e vicedirettore. È conduttore e ideatore per la RAI di trasmissioni scientifiche a diffusione regionale e nazionale (“Radio3 Scienza”). Fa parte del consiglio direttivo dell’Unione giornalisti italiani scientifici (UGIS).